Classificazione del sovrappeso e dell'obesità: IMC e altri metodi | Eufic

Classificazione del sovrappeso e dell’obesità: IMC e altri metodi

Ultima modifica : 28 March 2025
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    Recenti stime suggeriscono che circa 880 milioni di adulti e 159 milioni di bambini convivono con sovrappeso o obesità.1 Ma cosa significano sovrappeso e obesità? Come vengono classificati e perché dovremmo preoccuparci? Comprendere queste classificazioni è importante per la salute delle persone, in quanto consentono di valutare il proprio rischio nei confronti di diverse malattie, di gestire efficacemente il nostro peso e di orientarsi verso stili di vita più salutari. Questo articolo esplora il metodo di classificazione più comune, l'IMC, la sua formula e i suoi limiti, nonché altri metodi per misurare il grasso corporeo. L’IMC viene utilizzato, insieme ad altri parametri, per diagnosticare l'obesità.

    Classificazione dell'obesità

    Sia il sovrappeso che l'obesità descrivono condizioni di eccessivo accumulo di grasso corporeo che rappresentano un rischio per la salute.2 Queste condizioni aumentano il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, malattie cardiache, alcuni tipi di cancro e possono influire sulla salute delle ossa e sulla fertilità e su altri rischi per la salute. Le classificazioni di sovrappeso e obesità aiutano gli operatori sanitari a valutare la probabilità di problemi di salute legati al peso.

    Sovrappeso e obesità possono essere misurati in diversi modi ma la misura più comune, per gli adulti, è l'IMC. Esso determina il rapporto tra peso e altezza, dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell'altezza in metri (kg/m²). Sebbene l'IMC non fornisca una misura diretta del grasso corporeo, è riconosciuto come un approccio pratico in contesti clinici o di monitoraggio della salute, poiché le misurazioni di altezza e peso non sono invasive e non richiedono competenze specifiche o attrezzature costose.2

    A seconda del valore dell'IMC, gli individui si classificano in diverse classi: sottopeso, normopeso, sovrappeso o obesi (Tabella 1).2 Questi valori soglia sono, negli adulti, gli stessi per diversi gruppi di età e sesso, e sono risultati correlati a diverse problematiche di salute, inclusa la mortalità.

    L'Associazione Europea per lo Studio dell'Obesità (EASO) raccomanda che l'IMC, associato a un rapporto altezza-altezza di 0,5 o superiore, e associato ad alterazioni o complicanze mediche, funzionali o psicologiche, sia utilizzato per diagnosticare l'obesità. Ciò significa considerare non solo gli aspetti fisici dell'obesità, ma anche, ad esempio, la salute mentale (come la valutazione di depressione, ansia e disturbi alimentari) unitamente ai comportamenti alimentari (come alimentazione emotiva, alimentazione incontrollata, alimentazione restrittiva). Ciò è dovuto al fatto che i valori limite dell'IMC non riflettono né il ruolo della distribuzione del grasso corporeo né la gravità della condizione. Questo nuovo quadro offre una valutazione clinica più completa degli individui con obesità.3

    Formula dell'IMC

    L'IMC è definito come il peso in chilogrammi diviso per il quadrato dell'altezza in metri (kg/m²). Ad esempio, un adulto che pesa 70 kg ed è alto 1,75 m avrà un IMC di 22,9 kg/m². Questo lo collocherebbe nella categoria "peso normale" secondo le classificazioni standard dell'IMC.

    Formula dell'indice di massa corporea (IMC):

    IMC_ita.jpg

    Per bambini e adolescenti l'IMC viene interpretato in modo diverso.4.5 Poiché i bambini e gli adolescenti sono ancora in crescita, i percentili di IMC vengono utilizzati per confrontare lo specifico IMC di un soggetto con altri della stessa età e sesso. I grafici di crescita e i percentili vengono utilizzati per tenere traccia di questi cambiamenti nel tempo.

    Anche durante la gestazione l'IMC viene valutato in modo diverso. L'attenzione si concentra suun corretto aumento di peso durante la gravidanza piuttosto che su un intervallo specifico di IMC. Gli operatori sanitari monitorano l'aumento di peso per assicurarsi che rientri in un intervallo adeguato sia per la madre che per il bambino in via di sviluppo, tenendo conto dell'IMC pre-gravidico e delle condizioni di salute individuali.

    Anche per le persone di origine asiatica, cinese, mediorientale, nera africana o afro-caraibica, l'IMC viene interpretato in modo differente.2 Questo perché lo stesso potrebbe non corrispondere alla medesima quantità di massa grassa tra diversi gruppi etnici. Ad esempio, nelle persone originarie dell'Asia meridionale, una percentuale più elevata di grasso corporeo e un maggior rischio di problemi di salute sono stati riscontrati a valori inferiori di IMC.

    Tabella 1 – Classificazione del sovrappeso e dell'obesità per bambini di età inferiore ai cinque anni, bambini di età compresa tra 5 e 19 anni, adulti e persone di origine asiatica, cinese, mediorientale, nera africana o afro-caraibica.2,4,5

      Bambini sotto i 5 anni
    Bambini dai 5 ai 19 anni
    Adulti
    Persone di origine asiatica, cinese, mediorientale, nera africana o afro-caraibica
    Sovrappeso
    Altezza per peso superiore a 2 deviazioni standard al di sopra della mediana degli standard di crescita infantile dell'OMS
    IMC per età superiore a 1 deviazione standard al di sopra della mediana di riferimento per la crescita dell'OMS
    IMC tra 24,9 e 29,9
    IMC tra 23 e 27,4
    Con obesità
    Peso per altezza superiore a 3 deviazioni standard al di sopra della mediana degli standard di crescita infantile dell'OMS
    IMC per età superiore a 2 deviazioni standard al di sopra della mediana di riferimento per la crescita dell'OMS
    IMC≥30
    IMC≥27,5

    I limiti dell'IMC

    Sebbene l'IMC sia uno strumento ampiamente utilizzato per classificare il peso, esso presenta diverse limitazioni che possono portare a conclusioni fuorvianti sullo stato di salute di un individuo. L'IMC considera la massa corporea complessiva - inclusi grasso, muscoli, organi e struttura ossea – come indistintamente rischiosa per la salute.6 Tuttavia, non è così. L'IMC non ci fornisce informazioni sul grasso totale o su come il grasso sia distribuito nel nostro corpo, parametro importante perché l'eccesso di grasso a livello addominale può avere conseguenze più dannose per la salute. Sappiamo infatti che il grasso viscerale, il grasso immagazzinato nell'addome intorno agli organi interni, è più fortemente associato a conseguenze negative per la salute.2 Al contrario, il grasso sottocutaneo, che è il grasso immagazzinato sottocute e distribuito in tutto il corpo, rappresenta un rischio minore. Ad esempio, se il grasso viene immagazzinato principalmente sui fianchi e sulle cosce di una persona, essa ha un rischio inferiore di malattia rispetto al soggetto che immagazzina il grasso a livello addominale. Un atleta muscoloso può anche avere un BMI elevato ma una bassa percentuale di grasso corporeo ed essere in ottima salute, mentre una persona con un'alta percentuale di grasso corporeo e una bassa massa muscolare, potrebbe avere lo stesso BMI ma essere esposto a maggiori problematiche di salute.

    Inoltre, l'IMC (per gli adulti) non tiene conto di fattori come l'età, il sesso e l'etnia, 6 pertanto non risulta così accurato nel prevedere il grasso corporeo negli anziani come lo è nei giovani adulti e negli adulti di mezza età. Inoltre, gli asiatici hanno un grasso corporeo più elevato rispetto alle persone di origine europea e nello specifico le donne hanno, in media, una percentuale di grasso corporeo più elevata rispetto agli uomini, richiedendo un'interpretazione differente.

    Tuttavia, l'IMC è, in generale, un utile indicatore di un peso adeguato per la maggior parte delle persone, rivelandosi un buon indicatore se utilizzato per grandi popolazioni. Infatti, sono state trovate correlazioni tra l'IMC e il grasso corporeo totale, nonché con il grasso addominale totale.2 È raro che una persona con un IMC di 30 o più non abbia tessuto adiposo eccessivo, condizione che rappresenta un rischio per la salute.7 L'IMC è anche correlato all'analisi dell'impedenza bioelettrica (BIA) e alla tecnica più complessa e costosa dell'assorbimetria a raggi X a doppia energia (DEXA), che è un metodo, più accurato, per misurare la quantità di tessuto magro e adiposo.8 Questo ed altri metodi utilizzati per misurare con maggiore accuratezza il grasso viscerale, come la tomografia computerizzata (TC), non sarebbero applicabili a livello di popolazione.

    In sintesi, l'IMC dovrebbe essere interpretato con maggiore attenzione su base individuale per:

    • Donne incinte.
    • Atleti o persone con elevata massa muscolare. Questo perché possono essere classificati come sovrappeso o obesi sulla scala dell'IMC, anche se hanno una bassa percentuale di grasso corporeo o una percentuale corretta.
    • Anziani. Questo perché la densità muscolare e ossea tende a diminuire con l'età. Pertanto, possono avere una percentuale di grasso corporeo più elevata rispetto agli individui più giovani con lo stesso IMC. Avere un IMC leggermente più alto in età avanzata può anche avere un possibile effetto protettivo sulla salute.9
    • Donne. Ciò è dovuto al fatto che di solito hanno una percentuale di grasso corporeo più elevata rispetto agli uomini per un dato IMC.
    • Alcune etnie, in particolare quelle di origine asiatica. Ciò è dovuto al fatto che tendono a immagazzinare più grasso viscerale rispetto al grasso sottocutaneo e sono quindi a maggior rischio di esiti negativi per la salute anche con un IMC inferiore.

    Altri metodi per classificare l'obesità

    Esistono molti altri metodi per comprendere la composizione corporea e i rischi per la salute associati al sovrappeso e all'obesità. Le alternative più comuni includono:

    Circonferenza vita

    Questo metodo misura la circonferenza intorno alla parte più stretta della vita. Una circonferenza della vita più alta indica sia una maggiore quantità di grasso viscerale che di grasso corporeo totale.6 Se la circonferenza della vita è superiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne (o 90 cm e 85 cm, rispettivamente, per gli asiatici), significa che queste hanno un eccesso di grasso addominale, condizione che le espone a un rischio maggiore di problemi di salute, anche se il loro IMC rientra in un intervallo normale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce pertanto di combinare l'IMC e la circonferenza della vita per prevedere meglio i rischi futuri per la salute.2

    La misurazione della circonferenza vita è un metodo facile, poco costoso, che aiuta anche nella previsione dello sviluppo di malattie e della mortalità. Tuttavia, la procedura per misurare la circonferenza della vita non è standardizzata e mancano dati di riferimento affidabili per i bambini. Risulta inoltre di difficile misurazione e meno accurata per gli individui con un IMC di 35 o superiore.6

    Rapporto vita-fianchi

    Il rapporto vita-fianchi viene calcolato misurando la parte più stretta della vita e il diametro più largo dei fianchi, nello specifico dividendo la misura della vita per la misura dei fianchi. Un rapporto più alto indica un aumento del rischio di malattie legate all'obesità, in quanto suggerisce che più grasso è immagazzinato intorno all'addome.6 Anche il rapporto vita-fianchi mostra un'associazione simile all’IMC per quanto riguarda la previsione di morbilità e la mortalità future.2 Per le donne, il rischio è classificato come basso quando il rapporto vita-fianchi è inferiore a 0,8, moderato tra 0,8 e 0,89 e alto quando è uguale o superiore a 0,9. Per gli uomini, il rischio è classificato come basso quando il rapporto vita-fianchi è inferiore a 0,9, moderato tra 0,9 e 0,99 e alto quando è uguale o superiore a 1,0.9

    Il rapporto vita-fianchi è più soggetto a errori di misurazione perché comporta l'esecuzione di due misurazioni separate, e misurare accuratamente i fianchi è solitamente più difficile rispetto alla misurazione della vita. Inoltre, l'interpretazione di questo rapporto è più complicata perché un rapporto più elevato potrebbe derivare da un aumento del grasso intorno allo stomaco o da una diminuzione della massa muscolare intorno ai fianchi. Inoltre, quando si convertono queste metriche in un report, alcune informazioni vengono perse. Ad esempio, due individui con IMC molto diversi potrebbero risultare con lo stesso rapporto vita-fianchi.6

    Rapporto vita-altezza

    Il rapporto vita-altezza si calcola dividendo la circonferenza della vita per l'altezza di un individuo. Viene generalmente raccomandato di mantenere la circonferenza vita a metà dell’altezza (cioè un rapporto vita-altezza inferiore a 0,5).9 Il rapporto vita-altezza può essere utilizzato per uomini e donne di tutte le etnie con un IMC inferiore a 35 kg/m². Gli studi dimostrano che il rapporto vita-altezza è strettamente associato al rischio cardiovascolare e ha una relazione più chiara con la mortalità rispetto all'IMC.10,11 Il rapporto vita-altezza è anche in grado di prevedere meglio il rischio cardiometabolico rispetto alla circonferenza della vita.12

    Percentuale di grasso corporeo

    La percentuale di grasso corporeo è una misura della massa grassa corporea totale in relazione al peso corporeo complessivo. A differenza dell'IMC, questo metodo distingue tra massa grassa e massa muscolare magra. Diversi metodi possono misurare la percentuale di grasso corporeo, tra cui i morsetti delle pliche cutanee, l'analisi dell'impedenza bioelettrica (BIA) e tecniche più avanzate come DEXA, TC e scansioni di risonanza magnetica (MRI, Magnetic Resonance Imaging), pesatura subacquea e pletismografia a spostamento d'aria. Ognuno di questi metodi ha vantaggi e svantaggi.6

    Le misurazioni dello spessore delle pliche cutanee sono sicure, economiche, portatili e veloci da eseguire, tuttavia non sono accurate o riproducibili come altri metodi e sono difficili da misurare in individui con un IMC di 35 o superiore.6

    Alcune autorità sanitarie sconsigliano l'uso della BIA al posto dell'IMC per valutare i livelli complessivi di grasso corporeo negli adulti. 9 I limiti di questa metodologia includono la difficoltà nella calibrazione, la variabilità tra il rapporto acqua corporea/grasso in funzione dello stato di salute o malattia, della disidratazione o della perdita di peso, risultando di fatto una misurazione non accurata rispetto ad altri metodi, specialmente in individui con un IMC di 35 o superiore.6

    Le tecniche più avanzate, sebbene accurate, sono costose da eseguire e le apparecchiature spesso non possono essere spostate. La pesatura subacquea richiede molto tempo e non è una buona opzione per i bambini, gli anziani e le persone con un IMC uguale o superiore a 40. I limiti della scansione DEXA sono invece la difficoltà nel distinguere con precisione tra grasso viscerale e grasso sottocutaneo e l’impossibilità di impiego nelle donne in gravidanza. Anche le scansioni TC non possono essere utilizzate nelle donne durante la gestazione e nei bambini.6

    Conclusioni

    Quando bisogna determinare se una persona è sottopeso, con un peso adeguato, sovrappeso o obesa, viene principalmente impiegata la scala dell’IMC. Questo strumento determina il peso in relazione all’altezza, con interpretazioni specifiche per bambini, adulti e particolari gruppi etnici. Tuttavia, l'IMC ha dei limiti perché non distingue tra massa magra e massa grassa e ignora le differenze nella distribuzione e nella composizione del grasso. Ad esempio, il grasso viscerale (addominale) presenta rischi per la salute più elevati rispetto al grasso sottocutaneo. Tuttavia, tale indice viene ancora ampiamente utilizzato nelle valutazioni dello stato di salute della popolazione per via della sua semplicità di misurazione e delle forti associazioni con la morbilità e la mortalità. Altri metodi, sebbene spesso più accurati, come le scansioni DEXA, BIA, TC e MRI, la pesatura subacquea e la pletismografia a spostamento d'aria, sono costosi da eseguire e difficili da applicare a livello di popolazione.

    Riferimenti

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    4. World Health Organization. (2024). Child growth standards. Accessed 30 July 2024.
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    12. Ashwell M, Gunn P, & Gibson S. (2012). Waist‐to‐height ratio is a better screening tool than waist circumference and BMI for adult cardiometabolic risk factors: systematic review and meta‐analysis. Obesity reviews, 13(3), 275-286.