Horizon-2020 Strength2food, lancia la prima “Guida Strategica” per la sostenibilità degli Schemi di Qualità Alimentare (SQA) | Eufic

Horizon-2020 Strength2food, lancia la prima “Guida Strategica” per la sostenibilità degli Schemi di Qualità Alimentare (SQA)

Ultima modifica : 26 April 2021
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    Bruxelles, 26 aprile - Il progetto di ricerca Europeo Strength2Food, lancia oggi la prima Guida strategica per gli Schemi di Qualità Alimentari (SQA) sostenibili tra cui le Indicazioni Geografiche (IG). La Guida è presentata in occasione della  Giornata mondiale della proprietà intellettuale organizzata da EUIPO e rappresenta lo strumento che consentirà a professionisti, amministratori, decisori politici e ricercatori di approfondire i legami tra sostenibilità e i Schemi di Qualità Alimentari. La Guida, inoltre, vuole aumentare la consapevolezza dei consumatori sulle relazioni tra Schemi di Qualità Alimentare, beni pubblici e sostenibilità, giustificando la loro maggiore “disponibilità a pagare” per i servizi incorporati nei prodotti ottenuti da Schemi di Qualità Alimentari.

    Il Prof. Matthew Gorton dell’Università di Newcastle, coordinatore del progetto Strength2Food, in merito alla Guida, che rappresenta uno dei risultati di 5 anni di lavoro, sottolinea come: "nella Giornata mondiale della proprietà intellettuale dimostrare come dalle Indicazioni Geografiche beneficiano non solo gli agricoltori, ma anche e l'ambiente e i cittadini è semplicemente straordinario. Dalla collaborazione tra ricercatori e produttori di Indicazioni Geografiche in Europa e in Asia, possiamo presentare esempi di casi studio che dimostrano i vantaggi economici, sociali e ambientali legati alle indicazioni geografiche per “ispirare” altri produttori su come migliorare e rendere più sostenibili i loro sistemi produttivi".

    La guida nasce dal lavoro di ricerca, svolto da un team internazionale di ricercatori del mondo accademico, pubblico e privato, è stato coordinato dall’Università di Parma e mostra gli impatti positivi di SQA legate a pratiche di produzione e consumo responsabili.

    Ricorrendo ai risultati di 26 filiere - che coinvolgono diversi Schemi di Qualità Alimentari come le produzioni Biologiche, le Indicazioni Geografiche come le Denominazione di origine protetta (DOP) e le Indicazione geografica protetta (IGP) in 14 paesi - la Guida rappresenta uno strumento per conoscere come gli Schemi di Qualità Alimentari contribuiscono alla di sostenibilità dei sistemi alimentari di produzione generando beni pubblici che, per semplicità di comprensione, possono essere raggruppati in tre ambiti: a) la conservazione del patrimonio culturale; b) lo sviluppo socio-economico e c) la tutela delle risorse naturali.

    Al riguardo Filippo Arfini dell’Università di Parma e responsabile di questo gruppo di lavoro, rispetto alla Guida sottolinea “la Guida rappresenta il corollario di un lungo lavoro che partendo da una analisi teorica degli Schemi Alimentari di Qualità e da analisi quantitative sugli indicatori di sostenibilità ha portato a una lettura ragionata dei disciplinari di produzione alla base dei beni ad Indicazione Geografica e alla identificazione delle buone pratiche responsabili della generazione di beni pubblici. L’auspicio è che le esperienze di alcuni possano diventare innovazioni per altri migliorando la resilienza dei produttori salvaguardando la qualità dei prodotti e la sostenibilità dei loro sistemi produttivi”.

    Indicazioni geografiche (IG) e diritti di proprietà intellettuale

    Dal 26 aprile 1970, la  Giornata mondiale della proprietà intellettuale rappresenta un'opportunità unica per sensibilizzare sul ruolo centrale che la proprietà intellettuale e la creatività giocano in diversi settori della vita quotidiana, dalle arti e la musica all'innovazione tecnologica, per lo sviluppo delle società in tutto il mondo.

    In questo contesto, le indicazioni geografiche  Indicazioni Geografiche (IG)  stabiliscono diritti di proprietà intellettuale per prodotti specifici (ad es. Prodotti agricoli, alimentari, vino e bevande spiritose e prodotti industriali), le cui qualità, caratteristiche e reputazione sono specificamente legate alla loro area di importanti benefici dal punto di vista socio-economico. Le indicazioni geografiche non solo forniscono alle aziende un modo per sfruttare il valore dei loro prodotti geograficamente unici, ma consentono anche ai consumatori di fidarsi e distinguere i prodotti di qualità.

    Politica di qualità dell'UE e Schemi di Qualità Alimentare (SQA)

    A livello europeo, sia la politica della qualità che l’acquisto di cibo da parte di enti pubblici, hanno recentemente assistito a importanti riforme per proteggere le Indicazioni Geografiche per promuovere le loro qualità e caratteristiche uniche, che sono legate alla loro origine geografica e al know-how tradizionale.

    Gli Schemi di Qualità Alimentare (SQA)  consentono di promuovere qualità e caratteristiche uniche che si trovano negli alimenti, in cui le Indicazioni Geografiche sono emerse come primi esempi di sistemi di produzione alimentare che incorporano pratiche sia tradizionali che sostenibili. La Guida sugli Schemi di Qualità Alimentari lanciata oggi comprende le esternalità positive non remunerate dal mercato accessibili e fruibili da tutti i cittadini (i cosiddetti "beni pubblici"), il cui ruolo nel raggiungimento della sostenibilità è significativo ma ancora non direttamente visibile ai consumatori né valutato economicamente.

    Conferenza finale di Strength2Food - 20 maggio

    I risultati e le raccomandazioni del progetto saranno presentati alla conferenza finale del progetto il 20 maggio. L'European Food Information Council (EUFIC) organizzerà l'evento conclusivo del progetto, presentando i principali risultati di 5 anni di ricerca assieme all’attività di networking svolta in questi anni, a panel di esperti in tema di Indicazioni Geografiche.

    L'agenda della conferenza e l'iscrizione gratuita sono disponibili al presente link.

    Il progetto Horizon Strength2Food

    Strength2Food è un progetto quinquennale Horizon 2020 finanziato dall'UE, composto da 13 partner accademici europei e 2 partner accademici non europei che aveva come obbiettivo la valutazione della sostenibilità delle filiere di prodotti ottenuti da Schemi di Qualità Alimentare e fornire agli Stati Membri dell'UE raccomandazioni basate su prove e verificate attraverso azioni pilota innovative. La ricerca di Strength2Food si è concentrata sulla sostenibilità dei Sistemi Alimentari di Qualità e alle buone pratiche di produzione e consumo e, più specificamente, sui beni pubblici, il cui ruolo nel raggiungimento della sostenibilità, è significativo ma ancora non direttamente visibile ai consumatori né valutato economicamente.

    Fin dall'inizio del progetto, Strength2Food aveva come obbiettivo:

    • aiutare i decisori politici e le parti interessate a migliorare sia l'efficacia delle attuali politiche sulla sostenibilità e la promozione di diete sane e nutrienti dei prodotti alimentari ottenuti da Schemi Alimentari di Qualità.
    • studiare e stimolare lo sviluppo filiere alimentari locali attraverso iniziative pilota e azioni innovative.

    Strategic Guide on Sustainable Food Quality Schemes

    Sito ufficiale di Strength2Food

    Segui @SciFoodHealth o l'hashtag #Strength2Food su Twitter.

    Contatti

    Davide Carrino, Media Manager, European Food Information Council (EUFIC) davide.carrino@eufic.org ; +32483 673198

    Carlos Abundancia, Social Media & Communications Manager, European Food Information Council (EUFIC),  carlos.abundancia@eufic.org

    Prof. Matthew Gorton, Newcastle University, Strength2Food project Coordinator matthew.gorton@ncl.ac.uk

    Prof. Filippo Arfini, University of Parma, Strength2Food Deputy Coordinator filippo.arfini@unipr.it